L’ufficialità del cambio di normativa si è avuta il primo gennaio del 2021, con l’entrata in vigore di una nuova norma del Decreto Fiscale che trasferisco l’obbligo del pagamento del bollo auto dalla società di noleggio direttamente al soggetto che noleggia il veicolo.
Precedentemente, infatti, la tassa automobilistica veniva pagata dal reale possessore dell’auto, ovvero la società di noleggio, la quale versava il contributo alla Regione in cui aveva sede l’impresa. Con questo trasferimento della responsabilità, adesso il bollo auto viene pagato da colui che usufruisce dell’auto in base alla sua Regione di residenza.
Questa nuova norma ha generato non poca confusione e, per questo motivo, lo scorso settembre è stato emanato un decreto ministeriale del MEF il quale consente comunque alla società di noleggio di pagare in maniera cumulativa i bolli auto sui veicoli noleggiati. Di conseguenza, il cliente che noleggia l’auto, può comunque delegare la società di noleggio al pagamento dell’imposta in questione, sempre però nella Regione in cui risiede colui che usufruisce del veicolo a noleggio.
Quest’ultima prospettiva è completamente a discrezione della società di noleggio, che può muoversi in diversi modi:
- Scorporare il costo del bollo dal canone mensile e addebitarlo successivamente al cliente.
- Incorporare il costo del bollo al canone mensile (dividendolo in 12 mesi).
- Lasciare la possibilità al cliente di pagare autonomamente la tassa (cosa che il cliente stesso può richiedere alla società via PEC) in modo da evitare responsabilità.
Per quanto riguarda il settore del noleggio, soprattutto a lungo termine, questo cambiamento di normativa renderà più difficoltosa la presenza di canoni competitivi, in quanto il prezzo del bollo può fare una enorme differenza non essendo più incluso nel canone totale della spesa di noleggio. Inoltre, una ulteriore evidente difficoltà sarà il calcolo del bollo in base alla Regione di residenza del cliente.